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Visualizzazione dei post da maggio, 2013

Pioggia e pellicole

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La primavera se ne sta andando, senza esserci stata davvero, qui a Gorizia. Una pena infinita per chi, come me, adora la 'bella' stagione, nel senso di mite, né troppo calda, né troppo fredda. E ci sono meteorologi che giurano che avremo un'estate identica a questo periodo, con piogge copiose e tanto freddo. Io non so se è vero o no. Come sempre, ce la metto tutta per non farmi abbattere dai 'condizionamenti esterni'. Non ho sempre detto che, in ogni evento, in ogni cambiamento, bisogna cercare un senso e un risvolto positivo per la propria vita? Può il tempo a distruggere la mia visione della vita? No, anche perché poi, svolti l'angolo e, nella pausa tra un diluvio e l'altro, rimani a bocca aperta davanti a questa bellezza: Un arcobaleno. Enorme. Luminosissimo. Insomma, c'è luce anche nelle tenebre. E che luce! Mi manca il calduccio, mi manca il mare, ma c'è modo di godere anche di questa temperatura polare. Sì che c'è.

Corrado Augias VS Silvio Berlusconi... Marina Berlusconi VS Corrado Augias

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Di solito nel mio blog non mi occupo di questioni politiche, ma quello che è successo in questi giorni, mi induce a riflessioni ampie, che comprendono anche il mondo editoriale. E' sicuro che la maggioranza di voi si sono persi il botta e risposta sulle pagine del quotidiano La Repubblica tra Corrado Augias, giornalista, conduttore televisivo e scrittore e Marina Berlusconi, presidente di Arnoldo Mondadori Editore e parte del consiglio di amministrazione di Medionalum, Medusa Film, Mediaset e Mediobanca. In effetti, per accorgersene bisogna leggere la rubrica di posta curata da Augias. Certamente, il motivo del contendere è lampante: Silvio Berlusconi, leader del Pdl, padre di Marina e bersaglio della risposta di Corrado Augias. Corrado Augias Ma andiamo con ordine: il 17 maggio 2013 un cittadino scrive a Corrado Augias per chiedergli un giudizio in merito all'attacco di Marina Berlusconi al PM Ilda Boccassini per il “caso Ruby”. Lo scrivente domandava cosa ne

Antica leggenda indù

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Vi fu un tempo in cui tutti gli uomini erano divinità. Ma gli uomini abusarono a tal punto di questa condizione privilegiata, rivelandosene in questo modo indegni, che il signore degli dèi, decise di togliere loro la divinità e di nasconderla lì dove fosse impossibile ritrovarla. Dove? Raccolse un gran consiglio per risolvere questo problema e gli dèi minori proposero: “Seppelliamo la divinità dell'uomo nella terra”. Ma il signore degli dèi obiettò: “No, non basta, perché l'uomo scaverà e la ritroverà”. Gli dèi allora replicarono: “Gettiamo la divinità nel più profondo degli oceani”. E di nuovo il signore degli dèi obiettò: “No, perché prima o poi l'uomo esplorerà le cavità di tutti gli oceani e sicuramente un giorno la ritroverà”. Gli dèi minori, allora, conclusero: “Non sappiamo dove nasconderla perché non sembra esistere -sulla terra o in mare- luogo alcuno che l'uomo non possa una volta raggiungere”. Allora il signore degli dèi disse: “Ecco ciò che f

Racconti e Premi Letterari

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Ormai scrivere a mano una storia sta diventando 'roba per vecchi', per quegli scrittori cioè, che potendo godere di maggior tempo rispetto ai loro colleghi più giovani, coltivano ancora il piacere della scrittura su carta. Andando un po' controcorrente, cerco di mantenere lo stesso modus operandi di un Mauro Corona, o di un Erri de Luca, ostinandomi a scrivere su carta (rigorosamente riciclata) e penna nera Bic almeno i racconti. Certo impiego più tempo a trascrivere poi tutto a computer, rileggere e occuparmi finalmente della revisione, ma confermo l'immenso gusto del metodo. Vedete, per realizzare questo post sto battendo i tasti del mio portatile, che mi permettere di essere veloce e trasferire immediatamente i miei pensieri sullo schermo, su una pagina che poi copierò e incollerò sul blog. Pratico, veloce. Ma da qui ad affermare anche che è perfetto, ce ne passa. Scrivere su carta, per chi è abituato a farlo fin da quando era un adolescente, permette di i

Al mare. Sì, anche col vento

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Fedele al mio desiderio vitale di contatto con il mare, l'ho raggiunto anche questa domenica, nonostante un vento che ti colpisce in ogni parte del corpo. Ciò nonostante, qui si trovano pescatori, barcaioli e velisti. Insomma, chi come me ama il mare, non si fa intimidire da certe condizioni atmosferiche. Certo ci sono più difficoltà e disagi. Devi cercare un minimo di riparo e, almeno per me, che mi trovo sugli scogli, le postazioni sono scomode e... piene di punte acuminate! Bisogna stare attenti che non volino via cappelli, teli da spiaggia, scarpe e quant'altro. E poi ammetto che il vento fiacca il corpo. Ti investe, ti tormenta e sembra svuotarti della linfa vitale. Neanche lo stessi sfidando. In borsa ho un interessante saggio storico, ma riuscire a mantenere la concentrazione ora, non è possibile. Perciò ho ripiegato su una lettura di intrattenimento, un urban fantasy con la Baba Yaga delle favole russe, trapiantata in America! S

Presentazione del romanzo "La dama e l'aquila" di Natasa Cvijanovic, Segno Editore

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Tra le mille attività attuali, sto organizzando la presentazione del mio romanzo presso la biblioteca che ha visto parte della creazione dello stesso, anni fa: la Biblioteca di Cervignano del Friuli. Infatti, quando in casa l'atmosfera diventava kusturiziana, o quando avevo davvero bisogno di un luogo tranquillo e illuminatissimo dove continuare a occuparmi di Althea, Leaf e Nadia, era proprio lì che mi rifugiavo. E non mancano i buffi aneddoti in merito alle mie esperienze in biblioteca :-) Inoltre, a presentarmi sarà il mio professore di scienze delle medie, Mauro Travanut. Ho ricordi simpaticissimi di lui. Come sezione, abbiamo avuto molta fortuna con i professori, per esempio ricordo con molto affetto anche la professoressa Igea Bilotta, di italiano.  Mentre io scrivevo e lavoravo sodo, Mauro continuava a insegnare ma anche a dedicarsi alla carriera politica. Mi ha fatto molto piacere sapere dei passi avanti che ha fatto pur rimanendo, e questo è per me essenzia