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Appunti della conferenza “Terre di matriarche: dee, fate, streghe e donne ribelli in Friuli fra Tarda Antichità ed Evo Moderno” a cura del Prof. Angelo Floramo, presso Palazzo Lantieri, domenica 4 ottobre 2015.

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In questa terra di presenze femminili straordinarie, non sempre le altre donne comuni, o meno famose, hanno avuto degna considerazione. In questa conferenza ci sarà una carrellata di queste figure semi-sconosciute. Dicembre 388. Nella Basilica di Aquileia sale in cattedra il vescovo Cromazio. Ai suoi piedi una ragazzina penitente di nobili natali, di nemmeno dodici anni, Susanna. Era stata orribilmente violata e, convocata dal vescovo, egli fa una lista di considerazioni: la fanciulla non merita più di chiamarsi Susanna, come la sua nobile omonima biblica. Non si può infatti subire violenza sul proprio corpo, se prima non è l'anima a essersi già corrotta. Inoltre, com'è possibile che nessuno abbia udito le urla della fanciulla mentre, dice, si dibatteva per sfuggire alla violenza? Non è più probabile che abbia taciuto in modo da potersi rivedere segretamente con quel ragazzo di poco più grande che ora accusa? Il vescovo Cromazio comanda che la penitente venga rasata