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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Equinozio d'autunno al-le Mie Gioie

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E' piacevole unire due eventi tanto distanti come un nuovo ciclo stagionale e la mostra di gioielli di una famiglia nobile. Eppure, se avviene nella cornice della splendida Villa Coronini-Cronberg di Gorizia e del suo superbo parco, l'alchimia è possibile.        Questo omaggio alla Bellezza Universale si trova a pochi passi da casa mia. Addirittura, il bassista di mio marito vive nelle ex stalle della dimora, ora restaurate con grande cura ai dettagli e si diverte a far diventare verdi d'invidia le persone dicendo loro: “Vedete, il mio giardino è il parco della villa”. Sono andata a portare i miei omaggi alla Dea Ecate, la cui statua è collocata a pochi passa dalla villa.   Stele di Ecate Triformis , scultura in pietra grigia di Aurisina, I Sec. d.C L’opera proviene dalla villa di Moncorona: quando questa città passò alla Jugoslavia il Conte Guglielmo Coronini la ottenne attraverso uno scambio di opere. Quindi sono entrata nelle ex-

Cappa rinascimentale

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E finalmente posso postare, con sommo orgoglio, la mia ultima creazione: una cappa rinascimentale per il mio amico rievocatore Emanuele: E' realizzata con un tessuto nero pesante (ma non troppo), la fodera in maglina rossa scura e una passamaneria di colore simile alla fodera, che corre lungo tutto il perimetro del mantello. Una corda -anche questa rossa!- passa sotto il colletto, fino all'ascella del braccio libero in modo da poter tenere addosso la cappa senza che questa caschi. Emanuele era molto contento del lavoro e io, potete immaginare: entusiasta!!! Il caso ha voluto che anche mia nipote Giuliana la vedesse e ora... ne vuole una simile per vestirsi da Dracula! Mi sa che prossimamente ne dovrò fare almeno due: una per lei e una per me, dal momento che avrò l'occasione di reindossare un bellissimo abito nero di velluto e pizzo in stile 'Ottocento Romantico'...

Bolero di lana bordaeux con maniche a tre quarti

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Finalmente trovo il tempo di postare la foto del mio bellissimo bolero invernale: L'ho terminato a luglio... ehm, lo so, penserete che sia pazza... in effetti lavoro la lana ai ferri in piena estate (ora sto terminando una sciarpa!). Potrei optare per il cotone, decisamente più fresco, ma l'idea di indossarlo in estate mi fa venire caldo. Strano anche questo, eh? Comunque sferruzzare è un'attività che mi rilassa moltissimo. La svolgo preferibilmente di sera, mentre guardo un programma tv o ascolto la musica. Proprio così: non riesco a stare ferma nemmeno in quei contesti. Ho scelto questo bolero tra le molte schede che ho raccolto con l'uscita in fascicoli di “Passioni di Maglia”. Ne ho tre faldoni pieni, ma continuo a comprare anche i mensili sull'argomento, sono troppo belli. E' stato un lavoro poco impegnativo, ma che mi ha dato grosse soddisfazioni. Non vedo l'ora di indossarlo con un dolcevita, i jeans e gli stivali da ca

Blog-cronaca dal Festival Vegetariano di Gorizia 31/8 – 1-2/09 2012 -parte II

Come promesso, scrivo anche oggi, dal momento che alle 12:00 ho assistito alla seguente conferenza: “Anima vegetariana o meglio vegana – pensieri sulla scelta vegetariana dello psichiatra Marco Bertali”. Marco Bertali è psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, nonché dirigente medico presso il Centro di Salute Mentale di Gorizia e referente di SOS Cervello, compagnia sociale di psicofarmaco-vigilanza ( www.sos-cervello.it ). È medico delegato di zona dell'Associazione Vegetariana Italiana e socio della Lav, di VegAnima e di Annadana. Tra le sue pubblicazioni: “Psichiatria come Medicina dell'Anima (con un capitolo sulla scelta vegetariana), saggio; “Anima vegetariana Anima fiorita”, audio-libro; “Il sacro rituale dei guerrieri di Psiche”, dvd + libro. Il dottore ha iniziato spiegando il perché del titolo scelto per la conferenza: perché da anni, attraverso il suo lavoro, cerca di parlare di Anima (con la 'A' maiuscola) nella sofferenza psichica

Blog-cronaca dal Festival Vegetariano di Gorizia 31/8 – 1-2/09 2012

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Sono di ritorno da un stimolante pomeriggio trascorso in Piazza Vittoria e conclusosi con una delicata pioggia di fine estate che mi ha rimessa al mondo. Adoro il potere purificatorio dell'acqua! Anche se non le ho cercate, ho trovato tante persone amiche al Festival, con le quali ho avuto uno scambio intensissimo di informazioni, e con altre semplici e ricostituenti abbracci e coccole. Davvero una giornata splendida. Ma ecco la ragione di questo post: la conferenza di Giuseppe Coco, autore del saggio “Il pasto gentile – Alimentazione nonviolenza e saggezza tibetana”, di Infinito Edizioni . Giuseppe Coco è un fisioterapista e un appassionato di cucina, nonché un conoscitore della Tradizione Tibetana. Premetto che io non sono vegetariana. Lo sono, poi ho desistito, perché la mia anemia è scesa a livelli insostenibili. Ho ascoltato dunque la conferenza in modo critico e, come vedrete, ho posto una domanda all'autore, per cercare di comprendere le ragi