Blog-cronaca dal Festival Vegetariano di Gorizia 31/8 – 1-2/09 2012 -parte II


Come promesso, scrivo anche oggi, dal momento che alle 12:00 ho assistito alla seguente conferenza: “Anima vegetariana o meglio vegana – pensieri sulla scelta vegetariana dello psichiatra Marco Bertali”.

Marco Bertali è psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, nonché dirigente medico presso il Centro di Salute Mentale di Gorizia e referente di SOS Cervello, compagnia sociale di psicofarmaco-vigilanza (www.sos-cervello.it).

È medico delegato di zona dell'Associazione Vegetariana Italiana e socio della Lav, di VegAnima e di Annadana.

Tra le sue pubblicazioni:

  • “Psichiatria come Medicina dell'Anima (con un capitolo sulla scelta vegetariana), saggio;
  • “Anima vegetariana Anima fiorita”, audio-libro;
  • “Il sacro rituale dei guerrieri di Psiche”, dvd + libro.

Il dottore ha iniziato spiegando il perché del titolo scelto per la conferenza: perché da anni, attraverso il suo lavoro, cerca di parlare di Anima (con la 'A' maiuscola) nella sofferenza psichica. Il saggio sopra citato, infatti, riguarda la scelta di focalizzazione sulla nostra Anima per guarire dalle nostre sofferenze psichiche. Quindi egli è indirizzato alla non scelta degli psico-farmaci, bensì alla conoscenza di sé. E non c'è via di realizzazione del sé e della propria spiritualità, senza un percorso interiore adeguato.

Bertali è diventato vegetariano nel 1991. Dopo 20 anni gli sono venute le riflessioni che ha deciso di discutere durante questa conferenza. Come? Seguendo intuizioni, attraverso uno stato modificato di coscienza.

Le riflessioni sono 21, e questa è la loro narrazione:

Noi non siamo solo i nostri pensieri, i nostri problemi, le nostre preoccupazioni. Siamo soprattutto la nostra Anima, che crea un ponte profondo tra il nostro sé e Dio.

Stabilità, saggezza e gentilezza sono gli elementi fondanti della nostra Anima. Le risorse cui essa attinge, nei momenti di difficoltà, per superarli e rigenerarsi.

L'Anima ispira comportamenti etici e gentilezza verso tutti gli esseri viventi del mondo.

Se guardiamo con gli occhi della nostra Anima gli occhi di uno qualsiasi degli animali che stanno per essere uccisi, il nostro cuore si commuove e piange. La nostra Anima, infatti, è sempre vigile e attenta, sono solo le nostre sovrastrutture mentali a renderci diversi da ciò che veramente siamo.

Se con le orecchie della nostra Anima ascoltiamo la sofferenza degli animali che sopravvivono negli allevamenti intensivi e le urla mute dei pesci pescati, la nostra testa scoppia.

Noi umani non siamo né carnivori, né onnivori, dal punto di vista fisico e digestivo, bensì fruttivori e granivori. Un semplice rispetto della nostra struttura fisiologica ci porterebbe a compiere la scelta giusta.

Quando seguiamo la via dell'amore e della compassione, attiviamo parti del cervello che ci rendono persone migliori e sane. Con un alimentazione vegetariana e vegana, trasmettiamo un impulso ai neuroni e agli ormoni che realizzano nel reale armonia e serenità. I carnivori, invece, fanno rilasciare eccessiva adrenalina nel loro corpo, che li rende più aggressivi e carichi di pensieri ostici.

Il 40% delle malattie del mondo Occidentale (solo per fare qualche esempio: gotta, ipertensione, diabete, alcune patologie tumorali, …) sono dovute a un'alimentazione onnivora sbagliata.

Riflessioni ecologiche:

  • per produrre 1 kg di carne animale servono 3000 l di acqua;
  • gli allevamenti industriali e intensivi sono la maggior causa di inquinamento globale;
  • la filiera produttiva di latte e uova si basa sullo sfruttamento, la tortura e l'uccisione prematura di animali e questo fa capire come la scelta vegana sia etica.

Se decidiamo di entrare nei macelli del mondo, oltre al dolore e alla sofferenza degli animali, ci renderemo conto del fatto che al cielo salgono anche le nubi oscure delle energie negative del dolore di queste creature, che poi ricadono sul mondo e sugli uomini, prolungando un clima relazione violento tra le creature del creato. Da un punto di vista energetico, infatti, siamo tutti legati, e la negatività, così come la positività del prossimo, ci condiziona. La meccanica quantistica ha confermato che ogni cosa è collegata e legata all'altra.

Lo specismo è l'anticamera del razzismo: nel momenti in cui io, uomo, mi pongo in una posizione di scelta alimentare carnivora, creo razzismo.

Se prima dei pasti ci facciamo guidare dalla nostra Anima e ringraziamo il cibo vegano che ci accingiamo a mangiare, ci rendiamo conto che la nostra evoluzione psico-spirituale si sta sviluppando. È un ringraziamento devoto al cibo che ci fa avvicinare al divino.

Se siamo vegetariani o vegani, possiamo diffondere con gentilezza e delicatezza il nostro messaggio d'amore. Basta che ci ricordiamo che, in principio, anche noi eravamo carnivori. Di conseguenza comprendiamo che la cosa migliore è non parlare al prossimo con violenza o fare proselitismo, ma comunicare con cuore e pacatezza.

Se non siamo vegani, forse è meglio pensare di dare un po' più di rispetto e attenzione alla nostra Anima, una via di libertà e amore verso tutti gli esseri viventi e il mondo.

I medici di oggi, di norma fanno molta resistenza ai pazienti che dichiarano di voler iniziare una dieta vegetariana, o vegana. In realtà, se si vuole essere vegani, non si corrono rischi per la salute. Bisogna solo essere accorti e assumere la vitamina B12 attraverso gli integratori, il ferro aiutando l'alimentazione con integrazione di vitamina C (arance, limoni, pompelmo, ecc) e, infine, monitorando se stessi con esami del sangue annuali, che ci servono anche per un check-up personale del nostro stato di salute generico.

Commenti

  1. Guarda, mangio pochissima carne, latticini e uova, e vivo bene lo stesso! Non nascondo che quando viaggio non possa fare a meno di assaggiare tutto, ma l'importante secondo me è non esagerare nella vita di tutti i giorni.
    Mi nutro di pasta, riso, verdure e frutta da una vita, e un tempo sono stata pure vegana, ma per essere vegani dovresti, per farla breve, avere tempo. Se mangi fuori casa ogni giorno, come me, al massimo puoi essere vegetariana...

    ps: ho appena finito di leggere i tuoi post! Complimenti per il tuo viaggio e soprattutto per la tua gonna! ;)

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  2. Any, quindi trovi che non ci siano lavoratrici vegane che si portino i loro pasti al lavoro? Conoscendo certe vegane, temo che ti risponderanno: "No, non è vero!" ^^'
    Grazie per i complimenti! Ora sto ultimando un vestito. A giorni, post ad hoc ;-)

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