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Visualizzazione dei post da 2014

Conclusione dell'anno in... viola!

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Oh sì, questo anno non poteva finire meglio. Il Primo Natale di Baby Damon è trascorso ed è stato di una dolcezza unica. Ovviamente, non avendo nemmeno sei mesi, mio figlio non può comprendere tutta la gradazione di intimità e simbolicità del Natale, ma quello che può percepire è una vastissima gamma di emozioni, colori e sì, anche di bellezza. Quest'anno, quindi, addobbare la nostra casa e quella dei suoi nonni è stato un lavoro a tempo pieno interamente pensato per lui. E vederlo sorridere in Quel modo ci ha ricompensati di ogni ora trascorsa a realizzare anche i più piccoli dettagli. Per quanto mi riguarda, dono più grande di Damon non può esserci. Certo scrivere, dipingere e continuare a occuparmi di Arte e Artigianato è fondamentale per la mia vita di artista e donna, ma solo quando nasce un bambino che hai atteso a cuore aperto, che è la conseguenza di un istinto materno potente, riesci a comprendere che la vita, assieme a lui, assume sentimenti e toni mai prov

Recensione: “Sangue impuro” di Borislav Stankovic'

Zanichelli, 1928, 239 pp. In questa recensione non voglio presentare la copertina del libro del romanzo. Non perché non possa farlo: qui, alla destra del mio laptop c'è la copia che ho letto. Ho deciso di ometterla per far sentire al lettore la privazione che io stessa ho provato per ben vent'anni. Venti anni corrispondono, infatti, al tempo che ho impiegato per riuscire a trovare una copia di “Sangue impuro”. Ben inteso, esiste internet. E nell'era tecnologica nella quale viviamo, avrei potuto scaricarmelo in qualunque formato da caricare sul mio e-reader. Senza contare che in qualsiasi libreria serba possiedono una copia di “Ne ć ista krv”. Tuttavia, in questo ultimo caso, si tratta di copie stampate in cirillico e, benché io sappia leggere questi caratteri slavi serbi, lo faccio come un'alunna delle elementari, con una lentezza sfibrante per l'avidità che nutro nei riguardi di questa storia. Perciò ho cercato e ricercato per anni nelle librerie it

Recensione: “La tredicesima storia” di Diane Setterfield

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Mondadori, 2012, 412 pp. La stagione è perfetta per la lettura di questo romanzo La protagonista, Margaret, è una libraia inglese che si divide tra la bottega del padre e rifugge dalla casa dove vive sua madre, una donna ritirata, taciturna, con la quale non ha costruito un rapporto genitore-figlio a causa di un segreto di famiglia molto doloroso. Il padre è il suo unico punto di riferimento, il suo unico amico, anche se pure lui e ha mantenuto quel segreto che Margaret, a insaputa di tutti, conosce dall'età preadolescenziale. La vita riservata di Margaret, autrice di qualche breve biografia su personaggi poco noti, viene stravolta dall'arrivo di una lettera: la famosissima scrittrice Vida Winter le vuole commissionare la sua biografia. La notizia lascia spiazzata la ragazza, sia perché le sue opere precedenti, benché realizzate con grande cura e studio approfondito, erano piccole perle semi-sconosciute, sia e soprattutto perché della Winter non si sa quasi

La corrispondenza cartacea nel XXI secolo

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Le mie amiche sanno che mi lamento poco. Durante le nostre conversazioni dal vivo, al telefono, via sms, What's app e e-mail, mi occupo principalmente di raccontare come coccolo e gioco con mio figlio, quali sono le evoluzioni letterarie che cerco di compiere, quali le mie ispirazioni. Illustro il mondo del merletto a tombolo che tanto amo -ormai sono arrivata alla III classe della Scuola di Merletto di Gorizia- o, ancora, chiacchieriamo del lavoro a maglia e a uncinetto, di cucina, ecc. Ho poco da lamentarmi perché vedo il mondo in un modo particolare. Vivo il tempo presente, sempre. Oggi la chiamano “Mindfulness”. Ma è una condizione perpetua e anche fisica, dal momento che anche questa scienza, la fisica appunto, ha confermato che “il tempo non esiste”, esiste solo un eterno presente. Perciò rimango male per poche cose. In questi giorni mi sono resa conto che uno dei fattori che mi rattristano è la constatazione di quanto l'amore per le lettere cartacee stia ve

Appunti dalla mostra fotografica “Oltre lo sguardo” della Fondazione Carigo di Gorizia

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Io all'ingresso della mostra, davanti a un ritratto firmato Helene Hofmann Finalmente riesco a trovare il tempo per sistemare i miei appunti, presi durante la mostra grazie alle due competenti guide che ci hanno accompagnato lungo due ore di interessanti scoperte. Non vedevo l'ora di rivedere la mostra ascoltando le esperte. Ci ero già passata una domenica, ma ero con il mio piccolo Damon, perciò non ho potuto indugiare troppo davanti alle sezioni che più mi interessavano. Damon è stato bravissimo, non ha urlato e non si è dimenato, anzi, sembrava molto preso dalle gigantografie. La sua prima mostra... ne vedrà ancora tante! Tornando all'evento, si tratta di un'esposizione di fotografie della Belle Epoque goriziana. Sono ritratti, panorami e scatti di feste e ricorrenze datati fine Ottocento, inizi Novecento. C'è qualche sporadica fotografia della Prima Guerra Mondiale e delle devastazioni che portò in città, ma l'intento della mostra era quello di mo

Una mia recensione letteraria su www.la-biro.it

E' con molto orgoglio che oltrepasso il mio piccolo meraviglioso regno denominato Balkanica per approdare sul sito www.la-biro.it per una mia recensione al libro "Il diario intimo di Frida Kahlo -autoritratto intimo" edito da Electa: http://www.la-biro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=16&Itemid=123 La Biro è una rassegna letteraria trimestrale on-line edita da Cordero Editore e la pagina "Caffè letterario" è curata da Daniele Cambiaso. La proposta di pubblicare una mia recensione sul sito mi è arrivata da Sandra Fiabecolori, amministratrice della mitica pagina Facebook "Caffè letterario" alla quale sono particolarmente legata. Ho accolto con entusiasmo l'opportunità e ho proposto la mia riflessione sul libro della passionale pittrice e intellettuale messicana chiamandolo "L'archetipo Frida". Spero apprezzerete il mio lavoro e quello dell'intero team de La Biro!

Il mio “Ricettario di Baba Ljuba” sulla rubrica “Eat Parade” del Tg2

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Sono molto onorata di scoprire che il mio ricettario: comparirà nella rubrica del giornalista Bruno Gambacorta “Eat Parade” del Tg2 domani, venerdì 6 novembre 2014 alle 13:30. Ad avvisarmi della buona nuova è stata proprio la direttrice del Premio Letterario “Donne tra ricordi e futuro” di Pratovecchio, la signora Lorena Fiorini. Non so quanto spazio verrà dedicato al mio librò, e non so cosa pensare, però sono davvero contenta e grata dell'opportunità.

Recensione: “Le medichesse” di Erika Maderna

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Aboca, 2012, 140 pp. Questo libro, edito da Aboca, che oltre a essere l'azienda di una serie di prodotti erboristici sublimi, ha anche aperto le porte ad autrici validissime come l'archeologa Erika Maderna. Narra le vicende di quelle tante (ma non tutte) donne che, dagli albori della storia dell'umanità, si sono prese cura del prossimo. Dalle famose Ildegarda di Bingen e Trotula de Ruggiero, alle meno note Agnodice e Metrodora. Che fossero badesse, nobili, imperatrici, principesse o umili esecutrici senza nome, qui troviamo un'ampia sfilata di donne davvero speciali, capaci di sfidare le regole e le leggi giuridiche e religiose della loro epoca, pur di rimanere fedeli a se stesse e prendersi cura dei malati, delle partorienti o, semplicemente, condurre ricerche di medicina, cosmetica e alchimia. Ho scoperto che l'alchimia è stata creata dalle donne e che gli strumenti alchemici (perché non ci sono arrivata da sola?) provengono direttamente dalla cuci

La meraviglia

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Chi o cosa è la meraviglia? La meraviglia è mio figlio Damon. Ogni suo gesto, ogni sorriso, ogni sonnellino sono per me fonte di meraviglia e stupore. Questa piccola creatura cresce di attimo in attimo, mi regala sorrisi e momenti di gioia pura. Osserva il mondo pieno di curiosità e mi intenerisce a ogni sguardo. Crescere un bambino così piccolo è anche un lavoro duro, faticoso. Gli acciacchi non si contano, così come le ferite del corpo, da quando è nato a oggi, eppure, come un sublime paradosso, mio figlio è anche la mia fonte di risorse inesauribili. La meraviglia è anche quello che mi circonda. La mia stagione preferita e il cielo, il magico cielo di Gorizia di ieri, che ha tinto gli edifici di rosso: La meraviglia è riuscire a concludere un progetto all'uncinetto tra una nanna e l'altra del mio cucciolo: Cappellino viola lavorato a uncinetto n.8 La meraviglia è cucinare le Orma š ice, il dolce tipico della Bosnia, dei biscotti scir

La mia intervista a Radio Capodistria

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Ecco finalmente il podcast della mia intervista a Radio Capodistria del 29 settembre: http://4d.rtvslo.si/arhiv/la-radio-fuori/174297276 Per chi non avesse pazienza di ascoltare tutto il programma de “La Radio di Fuori”, è sufficiente arrivare direttamente al minuto 31:25. Da lì in poi ci sono io. Ancora un grazie immenso ai giornalisti Barbara Urizzi e Daniele Kovačić, che mi fanno sentire ogni volta come a casa. Barbara Urizzi e io

“Kakebo – il libro dei conti di casa”

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Edito da Vallardi per l'anno 2015 (ma già in commercio, infatti il pollicione nella foto è mio!), appena l'ho visto sulla rivista di promozione letteraria “Il libraio”, me lo sono ordinato al volo. Sì, perché sono una donnina dalle mani bucate, lo ammetto e spero con tutto il cuore di riuscire a capire dove sbaglio e a raddrizzare il tiro... almeno per il 2025, eh, non dico prima! L'interno del libro è accattivante, con una parte di spiegazione dettagliata e poi le pagine di tabelle mensili e settimanali per segnare i propri conti in entrata e uscita e dei simpaticissimi maialini che danno consigli e dritte qua e là. I giapponesi hanno una lunga tradizione di conti di casa, il Kakebo, infatti, è un loro “prodotto” e promettono di aiutarti a risparmiare il 35% di spese solo iniziando a compilare il primo mese. Non vedo l'ora arrivi il 2015 per iniziare!! E voi fate i bravi, compratelo in massa, così sarò sicura che la casa editrice Val

Crescere un bambino

L'estate è ufficialmente alle spalle -se possiamo parlare di estate, dal momento che quest'anno ho sentito solo lamentele a riguardo- e siamo giunti all'autunno, il periodo dell'anno che preferisco in assoluto. Adoro il colore delle foglie che cadono, i giorni in cui il cielo si carica di nubi oscure e crea un contrasto fortissimo con tutte le tonalità del giallo e del marroncino dei parchi della città. Amo l'odore delle castagne bruciacchiate e la possibilità di cucinare infinite prelibatezze con la zucca. Mi piace fare il cambio degli armadi per indossare i maglioni che ho sferruzzato, e progettarne di nuovi. Quest'anno, poi, potrò far entrare in questa magia anche mio figlio Damon. Per lui sarà la prima volta di tutto. Ha appena compiuto 3 mesi e continua a spalancare gli occhi dinanzi al mondo. È il suo primo autunno e sono intenzionata a farglielo vivere pienamente. Crescere un bambino mi induce a lunghissime riflessioni quotidiane. Per fortuna n

Radio Love

Oh ma quanto mi trovo a mio agio in radio! Sì sì sì, decisamente è un ambiente gradevole, dove riesco a esprimermi con chiarezza e limitando l'emozione che provo ogni volta che parlo di un mio libro. Mercoledì scorso ho partecipato al programma “Radio a occhi aperti” di Claudia Brugnetta su Radio Rai Uno F.V.G.. Con me c'erano altri scrittori e viaggiatori “speciali”, presenti sia in studio che in collegamento telefonico. L'argomento della trasmissione era proprio “il viaggio” e il mio nuovo libro: “Il ricettario di Baba Ljuba – la cucina rurale jugoslava” si è rivelato coerente con il tema, dal momento che ho parlato della mia Jugoslavia (senza alcun riferimento politico e dietrologia, voglio specificare), quella che sono riuscita a vivere per i primi 12 anni della mia vita, prima della spaccatura della mia Patria di origine, e quella che riesco a continuare ad assaporare proprio grazie alle ricette che mia madre mi ha trasmesso. Ho anche avuto il piacere d

Tolstoj digitale

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Lev Tolstoj negli ultimi anni della sua vita La scoperta del sito internet www.tolstoy.ru mi ha riempito di gioia. Va bene, va bene, lo ammetto, non conosco il russo, il che mi fa tanto ragionare sull'opportunità di impararlo proprio ora. Sarebbe il momento giusto: potrei accedere in questo modo ai pensieri, i diari e tutti gli articoli scritti dal grande scrittore russo Lev Tolstoj. Vedremo.  Certo è che Fekla Tolstaja ha voluto fortemente questo progetto per festeggiare il 186simo compleanno del suo avo. Ha quindi messo insieme un team di tremila volontari che hanno lavorato per più di un anno per catalogare e trasferire on-line questo corposo materiale. Un tesoro di 4700 pagine! Fekla Tolstoja Ho imparato ad apprezzare questo autore da giovanissima, accostandomi alle sue opere più brevi, ma me ne sono innamorata definitivamente con la lettura de “Anna Karenina”, perdendomi nel personaggio del dolce e saggio Levin, forse proprio un alter ego di Tolsto

Presentazione libro "Il ricettario di Baba Ljuba - la cucina rurale jugoslava", Segno Editore.

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Vi invito alla presentazione del mio nuovo libro: Giovedì 11 settembre 2014 Ore 18:00 Libreria Ubik  Corso Verdi, 119 34170 Gorizia Converserò con il Dottor Alessandro Culot, Consultore dell'Accademia Culinaria Italiana

Fine della revisione del mio secondo romanzo

Sono molto soddisfatta: mio figlio Damon è entrato nella mia vita da meno di due mesi, eppure, nonostante tutti i piccoli, grandi problemi che si sono presentati lungo questo nuovo cammino, sono riuscita a rispettare la mia tabella di marcia letteraria (ovvero: iniziare e concludere il lavoro in un mese) e portare a termine la revisione del mio secondo romanzo. Si tratta della terza o quarta revisione, ora non ricordo. Vi domanderete perché rivedere una storia così tante volte. Beh, è la prassi per molti scrittori ma, nel mio caso, un giorno mi sono ritrovata con questo grillo parlante nella testa che non smetteva di urlarmi di farlo. Alché mi sono chiesta cosa me lo impediva. In fondo ci vuole ancora qualche mese prima della pubblicazione, e Leonardo non si portò dietro la Gioconda per tutta la vita? E' ovvio che io non voglio entrare in competizione col Maestro, niente affatto, tuttavia ho agito nel modo migliore, perché mi sono resa conto che c'erano ancora errori e m

Recensione: “Andromeda Heights. Il Regno I” di Yoshimoto Banana

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Feltrinelli, 2014, 100 pp. Confesso di non aver mai letto nulla della nota autrice giapponese prima di ora. Forse perché se ne parlava troppo, e quando c'è un “caso letterario” io aspetto che passino mesi, addirittura anni, prima di accostarmici. Ho snobbato quindi “Kitchen”, “Moshi moshi”, “Tsugumi” e tutti gli altri successi di Yoshimoto. Sono fatta così! Ma ecco che mi imbatto in questo libro, che narra le vicende di una giovane giapponese che porta il nome di un tipo di cactus, Shizukuishi, cresciuta su una montagna assieme a una nonna guaritrice e molto particolare. La signora infatti ha avuto diversi mariti, è dotata di una forza di volontà e di una vitalità inestinguibili e non ha timore di rivoluzionare la sua vita da un momento all'altro. Difatti, quando decide che la montagna e la sua vegetazione sono state irrimediabilmente corrotte da una società industriale che ha iniziato a deforestare e distruggere, riferisce alla nipote che partirà per Malta pe

Il mio bambino e il mio secondo libro

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Cosa dire, se non che è un periodo d'oro? Il 2 luglio 2014 è nato il mio bambino, Damon (si legge “Dèimon” e deriva dal greco antico: “Colui che protegge”). Oggi compie già tre settimane... incredibile! Sto con lui giorno e notte, e questo mi fa capire tante cose... quanto sia impegnativo crescere una creatura, quanti sacrifici hanno fatto tutti i genitori di questo mondo (o almeno, quelli consapevoli), e quanto sia speciale avere un rapporto così unico, così indissolubile con un altro essere umano che è parte di te. Non credevo avrei provato tante emozioni, che sarei cambiata così tanto per lui... invece questo bambino mi ha stravolta, in senso positivo naturalmente e sono totalmente innamorata di lui. Lui è la priorità assoluta, lui è la mia Luce del Mattino e l'ultimo raggio di luna prima dell'alba! Ma dal momento che rimango anche una scrittrice, non posso che mostrare tutta la mia gioia per l'uscita del miomi secondo libro: “Il ricettario di Ba

I week-end dal tempo uggioso che io adoro

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Voglio dire, ho pregato tanto (ma tanto!) perché calasse la temperatura. A -8 giorni dal parto, con un pancione grande quanto uno Zeppelin, ho la percezione corporea talmente sballata da farmi desiderare di levarmi direttamente la pelle, tanto è il caldo che sento. Le notti, non ne parliamo: con la bolla di calore che è arrivata dieci giorni fa, mi sono fatta una settimana in bianco. Ma da quattro giorni, qualcuno lassù deve avermi davvero ascoltata, perché il tempo è fresco, ventilato e meravigliosamente uggioso: Perciò, chiunque tu sia: GRAZIE, GRAZIE E ANCORA GRAZIE! Perché non soltanto mi concedi di portare a termine questa gravidanza recuperando le ore di sonno perdute e le energie che mi serviranno durante il travaglio, ma hai fatto sì che questo fine settimana potessi occuparmi di tutta una serie di cose che che amo fare: -Relax con ottime letture, merendine appena sfornate e caffè: -Prosecuzione della mia sciarpina gipsy lavorata a uncinetto con Fi

Recensione de “Il risveglio della signorina Prim” di Natalia Sanmartin Fenollera e... Self-Portrait molto grafico

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Mondadori, 2014, 255 pp. Ho appena terminato di leggere questo prezioso romanzo e già fremevo per scriverne la recensione. Da diversi mesi non mi capitava tra le mani una trama semplice, in stile ottocentesco, una scrittura femminile così universale e pregna del senso della vita, dell'amore e del tempo. La vicenda è molto semplice: una bibliotecaria si presenta nel piccolo paese di Sant'Ireneo di Arnois per tentare la sorte. Vuole provare a ottenere un posto di lavoro, ma forse, più che il lavoro in sé, ad averla attirata è stata la bizzarria dell'annuncio di lavoro: Cercasi spirito muliebre assolutamente non sottomesso al mondo. In grado di fare la bibliotecaria per un gentiluomo e i suoi libri. Abitudine alla convivenza con cani e bambini. Meglio senza esperienza lavorativa. Astenersi se in possesso di laurea e diplomi post lauream. Ecco, la signorina Prudencia Prim corrisponde esattamente all'opposto di quello che il suo improbabile datore