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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

Recensione: "Guarneriana segreta" di Angelo Floramo

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Bottega Errante Edizioni, 2015, 205 pp. Sono giorni che mi domando come cominciare la recensione di questo saggio narrato. Qual'é il problema? Sono talmente coinvolta dalla sua bellezza, che non riesco a essere oggettiva. Poco fa l'illuminazione: sono sul mio blog, quindi posso permettermi di essere estremamente soggettiva! Ho comprato questo libro pochi mesi fa per due ragioni: la grande fiducia che ripongo nel suo autore, Angelo Floramo, medievalista e direttore scientifico della storica Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli e perché è edito da una casa editrice neonata, Bottega Errante Edizioni. Tendo a essere molto generosa con le editrici appena nate, non soltanto perché chi sceglie di aprire una azienda del genere oggidì, è molto coraggioso, quasi temerario, ma anche perché è proprio la spinta della passione a farglielo fare, non tanto l'ipotesi -certamente remota- di arricchirsi. Quindi si possono trovare delle autentiche perle tra i piccol

Recensione: "Elizabeth a Rügen" di Elizabeth von Arnim

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Bollati Boringhieri, 2004, 218 pp. Avevo già scritto in un post di qualche anno addietro che la scrittrice inglese Elizabeth von Arnim è per me una tale perla che, per godermi quello che ha scritto (circa diciannove libri tradotti in italiano), me la sarei centellinata per bene. Perciò ho deciso di leggermi un romanzo Arnimiano all'anno. Ebbene, vuoi la gioia della maternità, vuoi gli impegni letterari e il lavoro, nel 2015 non ci sono riuscita per un pelo. Ho terminato questo romanzo appena ieri notte, quindi ora dovrò meditare profondamente su una decisione fondamentale: leggo un altro von Arnim quest'anno per recuperare, oppure attendo direttamente il 2017? Mentre il mio cervello stanco si mette in moto per risolvere anche questo "grande" problema, passo a spiegarvi la simpatia di questo romanzo, che in realtà avrebbe dovuto essere una guida turistica spassosa su un'isola del Baltico, R ü gen, per l'appunto. Elizabeth la visitò un'estate, acc

Recensione: “Per una mente libera – Lezioni di un maestro giapponese per un pensiero limpido e potente” di Haruhiko Shiratori

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Vallardi, 2015, 126 pp. Sotto Natale ho fatto un sacco di regali librari, eppure alcuni sono arrivati in ritardo... di solito non mi abbatto per questi motivi: c'è sempre l'occasione del compleanno per lo stesso destinatario, per esempio, oppure posso attendere un'altra festività per omaggiare l'amica in questione con il libro “pigro”, ma stavolta è successo uno di quegli eventi straordinari che ti fanno capire quanta fiducia bisogna avere nell'”universo”. Questo saggio filosofico, infatti, era destinato a una mia amica che ha decisamente bisogno di imparare a gestire i pensieri, perché la sovrastano, è incapace di staccarsene, sono loro ad avere il dominio, non lei. Cosa gravissima. Ma quando ho iniziato a sfogliare le pagine di “Per una mente libera” ho capito che la mia amica non lo avrebbe letto. Lei gradisce un altro stile, un altro approccio. Questo, così filosofico e ricercato, sarebbe stato eccessivo per i suoi gusti. Insomma, mi avrebbe anche r