Post

Visualizzazione dei post da 2013

“Živeo život” (Viva la vita), mostra nostalgica a Belgrado sugli oggetti quotidiani della Jugoslavia

Immagine
Qualche giorno fa ho letto su “Il Piccolo” l'articolo che riguarda una mostra che si sta tenendo lungo il viale del passeggio di Belgrado, dove sono presenti oggetti di vita quotidiana della Jugoslavia, dal 1950 al 1990. Si tratta di oggetti provenienti da collezioni e proprietà private, dalla macchina Zastava alle confezioni di biscotti Plazma (i Plasmon jugoslavi), dalle riviste Arena alle maglie delle fortissime squadre di basket dell'epoca, apprezzate in tutto il mondo. La nostalgia è presente già nella vita quotidiana di buona parte della popolazione dell'ex-Jugoslavia, visto che la guerra civile di vent'anni fa, non solo ha provocato morti e violenze, ingiustizie e sangue, ma anche un lascito di debito pubblico mostruoso, disoccupazione alle stelle e una corruzione crescente che, tanto per fare un esempio concreto, impedì a me di avviare un'attività nel settore agricolo in Bosnia, terra dei miei antenati, perché un mio cugino mi disse in tutta

Impegno e razionalità

Immagine
In questi giorni, e per diverse settimane, avrò tanto bisogno di tenermi impegnata. Non fissarmi sul dubbio e sulla paura mi permetterà di occuparmi di ciò che di più prezioso c'è in me, in questo momento, senza provocare danni. Per queste ragioni mi sto dedicando alla maglia, con regali natalizi come questo: I manicotti di lana di alpaca rossa e lamè argento per una mia bella amica pianista. O mi rifugio in cucina per preparare i Biscotti di Pan di Zenzero tipici del periodo natalizio, soprattutto per i popoli scandinavi: Il prossimo step è quello di terminare un maglione e tornare a dipingere. Voglio scegliere un altro soggetto della Wiener Secession.  Certo, ieri rivedere la professionista che mi sta seguendo, mi ha aiutata e rincuorata. Mai come in questo momento la mia parte razionale mi mantiene ferma e stabile, mi impedisce di crollare. Insomma, per citare uno dei miei telefilm e una delle mie scrittrici preferite (Elif Shafak): in questo momento

Rabbia

Soltanto due giorni fa postavo su Facebook questa canzone bellissima e molto indicativa: http://youtu.be/kc54yZhHJFM ed ecco che la ragione si è resa evidente appena il giorno seguente. Chi dice che le premonizioni siano sempre positive, perché ti aiutano a reggere l'impatto degli shock e dei problemi, forse ha avuto sempre e soltanto premonizioni positive. Non ne ha avuto di negative o, forse, peggio, di sospese, incerte, corrosive. Mi ritrovo in un limbo. Nell'attesa di una risposta che arriverà, forse, a metà febbraio. E nel frattempo dovrò affrontare un mese e mezzo di lacrime, rabbia, sofferenza e incertezze. Mie e altrui. E mi domando, se non avessi raggiunto un equilibrio interiore tanto agognato, cosa ne sarebbe stato di me. Cosa ne è di tutte quelle donne che vivono la mia stessa situazione e non hanno la forza interiore che io mi sono guadagnata? Scrivo e piango, per sfogarmi. In solitudine, quando posso permettermi di farlo senza turbare e far s

Fare regali... un autentica passione!

Solo una volta all'anno mi capita di riempire il tavolo del soggiorno di carta regalo, nastri, scotch, forbici, libri, dvd, cd e decine di altri oggetti per realizzare tanti pacchetti regalo. E questo periodo, naturalmente, è quello natalizio. Vorrei disporre di più tempo per creare doni fatti da me, artigianali e artistici, ma questo viene sempre meno, perciò arrivo dove posso arrivare. Quello che non finisce mai di stupirmi è il piacere che provo in questo rituale. Scegliere la carta regalo, il nastro giusto, la dedica, soprattutto, per ogni regalo. E' anzitutto un dono che faccio me stessa, qualche ora fuori dal tempo, durante la quale mi dedico anima e corpo alle persone che amo, condensando in gesti e parole tutto quello che provo per loro.  Sì, è emozionante ricevere un regalo, ma ogni anno mi stupisco di quanto amo farne, prima di tutto. Scegliere con cura ogni presente, pensando alla persona a cui arriverà. Fare mente locale dei suoi gusti, dei suoi desider

Porta-libro di feltro

Immagine
C'è poco da fare, “quando le ciambelle vengono con il buco, la soddisfazione è altissima”! Erano mesi che in testa mi frullava l'idea di creare un porta-libro. In rete ce ne sono tanti, soprattutto a maglia. E ci avevo anche provato, ma il risultato era molle, una specie di copertina che avvolge un libro. Così, un bel giorno ho preso fogli e matite e mi sono messa a progettare quello che volevo ottenere. E ho capito che il materiale migliore per raggiungere lo scopo era il feltro. Che non avevo mai lavorato prima, se non in una occasione, l'anno scorso... Però, grazie a due tutorial di You Tube (Santo You Tube!) ho risolto i dilemmi e ieri sera sono riuscita a confezionare un porta-libro che è risultato pressoché perfetto. E piace anche parecchio, segno che sarà un'ottima idea per i regali di Natale, naturalmente da personalizzare a dovere, per ogni amica.

Recensione: “Il segreto di Nadia B.”, Sergio Campailla, Marsilio

Immagine
Ieri ho terminato questo saggio, che volevo leggere da molto tempo, per approfondire le ragioni della vita e della morte del filosofo goriziano Carlo Michelstaedter, suicida a 24 anni. La sua filosofia mi ha sempre attratta molto (libertà di pensiero e di scelta, lotta contro le convenzioni, oppure abbandono al conservatorismo e alla rettorica?) e perché mi chiedevo come un ragazzo tanto dotato potesse aver scelto una morte simile (due colpi di pistola alla tempia destra). Certo bisogna anche considerare che lui era ebreo, e che di lì a qualche anno due sue sorelle e la madre sarebbero state internate in un lager tedesco dalle SS, quindi forse, lui non sarebbe comunque sopravvissuto. A Trieste, giorni fa, parlavo del filosofo con un mio ex collega di lavoro, antiquario. Secondo lui, la scelta suicida era la conseguenza di una mente estremamente illuminata, che raggiunse picchi di conoscenza e consapevolezza altissimi in un età troppo tenera e ne fu annientata. Un po' c

Anche i generi letterari che non piacciono, se scritti bene, possono entrare nelle nostre librerie. Gli altri, invece, …

Immagine
Un titolo lungo per uno sfogo. C'è poco da fare, non mi piacciono i gialli, i thriller, i noir e i polizieschi., mi sembrano inutili. Molti li definiscono anche “generi di intrattenimento” e non discuto sui gusti altrui, ma io voglio essere “intrattenuta” da romanzi che mi insegnino qualcosa. Sulla vita, sulla storia, sugli uomini. Allo stesso tempo non sono una snob e quindi ho provato a leggere alcuni scritti di quel genere. Per esempio, ho apprezzato e sono rimasta coinvolta dal romanzo d'esordio di Donato Carrisi, “Il suggeritore” e soprattutto ho letto con interesse i gialli del grande scrittore francese Georges Simenon, creatore del commissario Maigret. Beh, in quest'ultimo caso gioco facile: il talento di Simenon è riconosciuto in tutto il mondo! L'ultimo romanzo giallo, esoterico, noir (tutto insieme) che mi ha colpito molto positivamente è stato quello del mio collega scrittore Roberto Hechich: “Yucca 4CH”, edito da Robin. Le vicende di un uomo

Oggi su Il Piccolo l'articolo sulla mia vincita al Premio Letterario "Donne tra ricordi e futuro"

Immagine
Orgoglio di scrittrice. Orgoglio di figlia.

Scrittura e Cucina

Immagine
Da qualche giorno ho scoperto che questo è il mio binomio preferito per l'autunno 2013! In sostanza trascorro le mattinate a casa scrivendo -un saggio- e cucinando nuove prelibatezze. Come sanno i miei amici, ho una preferenza per i dolci, ma siccome in famiglia sono tutti un po' stanchi del mio *neo*, naturalmente devo dedicarmi anche ai primi. E così questa settimana ho cucinato un strepitoso risotto con melanzane, alici, mozzarella e grana, gnocchi di castagne con ragù: E un Rotolo dolce di castagne: Vabbè, non poteva mancare almeno un dolce, no? Che poi domani vengono a trovarmi due amiche, e cosa gli offro? Biscotti confezionati? Naaaaa! Ho riscoperto realmente il piacere di vivere con maggiore calma. L'autunno di certo aiuta, una novità nell'aria pure, ma ho soprattutto dovuto fare ricorso alla forza di volontà per placare il mio animo sempre di corsa, sempre avido di ricerca. Certo, per il mio nuovo saggio devo per forza gi

Tra presentazioni e Lace Cafè

Immagine
Che periodo... non dico frenetico perché ripetermi non mi piace. Sto facendo un sacco di cose belle, una più dell'altra e non ho ragioni di lamentarmi. Proprio no. Dopo il trip di entusiasmo per la vincita del Premio letterario “Donne tra ricordi e futuro”, ieri sono riuscita a fare un po' di “meditazione trascendentale” (si fa per dire, non saprei da che parte cominciare...!) e raggiungere la Pasticceria Mosaico di Aquileia, per occuparmi dell'incontro letterario assieme allo scrittore Roberto Hechich e alla bravissima direttrice Maria Irene Cimmino dell'Associazione Culturale Narrativa Ir-Reale Km 0. Era presente tutta la mia famiglia, due cari amici di Farra d'Isonzo, una mia ex bidella delle scuole medie e persone che non avevo mai visto prima, ma che erano interessate ai nostri romanzi. Sentire poi le mie nipoti di 9 e 10 anni parlare intensamente tra loro e venire da me a fine incontro per dirmi che vogliono leggere subito il mio romanzo, beh, è

Vittoria al Premio Letterario "Donne tra ricordi e futuro"

http://www.donnetraricordiefuturo.org/ Ragazzi... non mi era mai, mai successo nella vita: ho vinto un concorso letterario!!!!!!!!! Sono così felice che il cuore sembra scoppiarmi. E tutto il merito va a mia madre, che mi ha ispirata così tanto, fin da quando ero una bambina. Il mio scritto, inviato per la sezione "Cucina di famiglia" si chiama infatti: IL RICETTARIO DI BABA LJUBA  -  LA CUCINA RURALE JUGOSLAVA - Baba Ljuba, perché mia madre si chiama Ljubica, detta anche Ljuba ed è già "baba", ovvero nonna delle nostre quattro splendide nipoti, cui è pure dedicato il ricettario. Questo pomeriggio andrò a trovare mia madre e festeggeremo.  Evviva!!!

Ogni abuso, anche quando è piacevole, è pur sempre un abuso

Immagine
Rieccomi dopo una pausa decisamente... forzata. Qualche settimana fa ho terminato di scrivere il mio secondo romanzo e, mentre attendo il responso delle editrici -ci vorranno mesi- ho pensato che, dedicarmi alla relazione dei miei saggi sui Culti Pagani in Friuli, sarebbe servito a non sentire tensione, durante questa lunga attesa, e al contempo coronare anche il mio sogno di vedere stampato il frutto delle mie ricerche, iniziate nel 2010. Un dettaglio della mia scrivania Invece ho dovuto trascorrere ben sei giorni e mezzo lontana dai miei libri. Un vero record! Però ho dovuto farlo: dopo due settimane di ricerche intensive per la relazione dei miei saggi, al ritmo di un libro analizzato in un giorno, al ritorno dalla Biblioteca Friulana di Udine, dove ho trascorso quattro ore a studiare diversi testi, rientrata in macchina mi sentivo intontita, ma credevo fosse naturale, vista la mole di lavoro svolta fino a quel momento. Tornata a casa, però, alle 22:00 mi ero già

Gli appunti del IV Festival Vegetariano di Gorizia

Immagine
Giorno 30 agosto 2013.  Apertura ufficiale. Patron Massimo Santinelli: “Stamane alle 5:00 ero già sveglio e mi domandavo cosa dire. Allora ho preso le scarpe e i pantaloncini e sono andato a correre per trovare ispirazione. A quel punto mi sono ricordato di un signore che, lo scorso anno, dopo il festival mi ha fermato per strada chiedendomi se ero io l'organizzatore di questo evento e alla mia conferma, lui mi ha detto che, a causa mia, sua moglie non gli cucina più la carne. Mi sono sentito responsabile! Ciò detto sono comunque molto contento di questa quarta edizione. Sono un imprenditore goriziano e voglio investire sulla mia città, creare nuova forza lavoro e perciò sono contento del mio operato. Prima di aprire la Partita Iva ero un operaio a San Giovanni al Natisone. Poi ho appoggiato la filosofia vegetariana e ho deciso di aprire una mia azienda veg. E sono 22 anni che ci lavoro. Cinque milioni di vegetariani in Italia. C'è un movimento che è in m

Nuova conferenza: I Culti Pagani in Friuli

Immagine
Con grandissima gioia vi presento la mia nuova conferenza  sul tema che più amo  e per il quale continuo a svolgere le mie ricerche sul territorio. Con preghiera di divulgazione.

Il podcast della presentazione de "La dama e l'aquila" a Radio Capodistria

http://ava.rtvslo.si/predvajaj/la-radio-fuori/ava2.174236677/ Su questo link trovate la mia intervista di ieri, 2 settembre 2013. Ero molto emozionata, come ogni volta che mi trovo alla radio, o in tv. Meno male che c'erano i dinamici e simpatici giornalisti del programma "La radio fuori"! Mi hanno subito messa a mio agio.  Grazie!

Intervista a Radio Capodistria

Immagine
Mi trovo in modalità "preparazione psicologica": domani sarò a Radio Capodistria per un'intervista con la giornalista Barbara Urizzi e la presentazione del mio primo romanzo, "La dama e l'aquila", Segno Editore, 2012. Chi fosse interessato, può seguirci dalle 11:05 sulle frequenze 97.7- 103.1- 103.6. FM, 1170 AM STREAMING: http://mp3.rtvslo.si/capo  TV CAPODISTRIA http://www.rtvslo.si/tvcapodistria/in_onda https://www.facebook.com/LaRadioFuori?ref=hl

Recensione: “Strane creature” di Tracy Chevalier

Immagine
Neri Pozza, 2009, 286 pp. Questo è un romanzo consigliato agli amanti della letteratura inglese ottocentesca -nonostante l'autrice sia contemporanea- e alla paleontologia. Si tratta infatti della storia della cacciatrice di fossili di umili natali Mary Anning e della signorina Elizabeth Philpot, residenti a Lyme Regis, un paese costiero inglese. Le due protagoniste sono realmente esistite e, grosso modo, le loro scoperte, narrate in questo romanzo storico, sono veritiere. Io ho ammirato la capacità stilistica della scrittrice, e quella di farci sentire perfettamente calati in quel mondo ormai esistito, quasi quanto i fossili amati dai due personaggi; un'epoca durante la quale le donne potevano venire considerate corrotte per poco, davvero poco, per esempio a causa di una passeggiata in città da sole, oppure un pomeriggio di ricerche in spiaggi accompagnate esclusivamente da un uomo. Il libro ci racconta la vita della povera figlia dell'ebanista Richard Anning, a

Recensione: “Il sangue del vampiro” di Florence Marryat

Immagine
Castelvecchi, 2010, 324 pp. Probabilmente presto ci rimetterò la vista. Mi sto occupando degli ultimi dettagli del mio secondo romanzo, sto continuando a fare ricerca e, naturalmente, a leggere romanzi a tutto spiano. Però, però, con questo scritto di vampiri di epoca vittoriana è stato davvero difficile trattenersi. Fosse stato per me lo avrei letto ininterrottamente dall'inizio alla fine. Prima di tutto io adoro la letteratura europea di fine Ottocento. Il suo stile, le parole scelte e cesellate con cura, ogni singolo dettaglio mi affascina. In questo romanzo, poi, sono rimasta piacevolmente colpita da due elementi: la descrizione dei luoghi, dei mobili e degli abiti, con una larga profusione di merletti di ogni provenienza (e io, che mi sto per iscrivere al secondo anno della Scuola di Merletto a tombolo di Gorizia, capirete, ne sono estremamente affascinata) e dal mix di culture tanto tanto diverse tra loro -che peraltro io stessa ho adottato con estrema naturalezza

La Terra E' un bene comune

Immagine
Ci sono pochi autori e personaggi pubblici per i quali nutro una tale ammirazione da acquistare a occhi chiusi qualunque cosa scrivano o producano: tra essi un posto d'onore lo detiene il regista Ermanno Olmi. Chi ha visto i suoi film e ascoltato le sue interviste può capirmi. E' un gran signore con l'anima di un contadino, un contadino di quelli profondamente pagani, legato com'è alla Terra, al rispetto di ogni aspetto di questo nostro mondo. Ed è un uomo buono, di quella bontà profonda che si legge negli occhi, così puri da potercisi specchiare dentro. Per queste ragioni ho acquistato il libriccino “La terra è un bene comune?” uscito con La Repubblica a un solo euro in più qualche settimana fa. Si tratta dell'atto di un dibattito tra il maestro Olmi e il patron di Slow Food Carlo Petrini, tenutosi nello splendido Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze il 7 giugno di questo anno. Ed è stata l'ennesima conferma. Carlo Petrini ha fa

I ritardi delle poste

Immagine
Da parecchio tempo mi chiedevo cosa diavolo stesse succedendo alle Poste Italiane. Vai in un ufficio postale la mattina e senti interminabili lamentele di vecchine, ma anche lavoratori quarantenni, sulla ricezione tardiva di bollette, con conseguente mora a carico. Tra noi corrispondenti, poi, è un stupirsi continuo: l'altro giorno mi è arrivata una lettera prima della raccomandata spedita dalla stessa ragazza, lo stesso giorno. Un articolo apparso su La Repubblica il 10 agosto mi ha chiarito diversi dubbi: il piano di riorganizzazione interno pattuito da Uil e Poste italiane ha portato al taglio di 6000 portalettere e sono stati tolti quasi 1500 centri di meccanizzazione postale. Le regioni più colpite: Lazio, Sicilia, Piemonte. A Novara il Comune annuncia una causa alle poste per la sparizione di migliaia di bollettini per il pagamento della tassa urbana dei rifiuti. In paesini piccini come Credera Rubbiano, con meno di 2000 abitanti, la posta ha cessato di arriv

Scrivere lettere è...

Immagine
...è un mondo vasto, vastissimo, ricco di sfumature e dettaglia, fantasia e libertà. Per me scrivere non è solo sinonimo di letteratura e saggistica. Scrivere può anche significare corrispondenza. Scrivo lettere da quando ho otto anni e credo che non mi riuscirà mai di abbandonare questa passione che, peraltro, richiede molto tempo, cura, dedizione. Perché esistono tante persone che scrivono lettere (è vero, nell'epoca digitale, esistiamo ancora!), ma poche lo fanno con Amore e Presenza. Io ho bisogno di lettere che contengano le persone che le scrivono, che mi sussurrino le loro esperienze, almeno quelle che vogliono condividere con me; buste che mi trasmettano l'odore del vento della loro terra di origine, parole di Vita, non di apparenza. Questa mattina ho trovato tanti fogli di carta colorati. Avrei voluto comprarli tutti, ma non potevo e così ho scelto solo duecento pagine, quattrocento facciate di future lettere color ametista che arriveranno alle mie corrispondent