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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Il mio ricordo di papà Drago “Carlo”

Io funziono con le parole. Non significa che potrei sopravvivere senza acqua e cibo, ma che le parole, fin da piccola, hanno rappresentato l'essenza della mia forza, il sale della vita e un ponte dal quale lanciarmi in un oceano di immagini, storie, e ispirazioni. Quando c'era ancora la guerra nei Balcani, persi una prozia che amavo molto, Jelica. Ero poco più che una bambina, a quei tempi, ma presi carta e penna e scrissi un racconto, tutto cucito intorno a lei. Mi sentii meglio, perché quello che le parole fecero per me in quel momento fu una cura. Fu una catarsi. Ora siedo davanti al computer per scrivere di mio padre, che è morto ieri, o l'altro ieri -dettagli che attendiamo ancora dal medico- ma so che il dolore che provo ora non se ne andrà con la conclusione di questo monologo. Non funziona così. Ci sono momenti e momenti. Dolori e dolori. Eppure lo voglio fare lo stesso, perché le parole sono le mie pillole e il mio canto. Voglio farlo con tutta me stessa p

Scoppiare di creatività

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E niente, parlandone con un'amica, credo che sarebbe cosa buona aprire un sito internet dove iniziare a vendere le mie idee creative. A peso d'oro! Scherzi a parte, da settimane subisco un tale bombardamento di ispirazioni da non riuscire quasi più a trascriverle. Anche perché si tratta di idee trasversali: dalla scrittura alla pittura, dalla creazione di accessori al merletto e così via. Ieri sera, per esempio, a forza di scrivere sulla mia Moleskine gli spunti per un corso che mi è stato chiesto di aprire, ho terminato una penna Bic iniziata due giorni prima. Di questo passo i miei dubbi sulla riuscita della realizzazione di tutte queste idee diventano sempre più evidenti. Mi servirebbero non una, ma due o tre vite. Però non voglio stressarmi. Voglio dire, è come per gli accumulatori seriali: si sentono in colpa per tutto quello che sono riusciti a comprare in decine di anni, questi beni materiali gravano su di loro pesantemente. Io non voglio finire così,

Recensione: “L'infinitamente poco” di Dominique Loreau

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Vallardi, 2016, pp.172 Ormai credo che, a parte qualche titolo, sto collezionando tutta la collana Sakura di questo fantastico editore! I suoi manuali, o saggi, o in qualunque modo li vogliate definire, sono un distillato di saggezza antica, orientale e universale, adatti a tutti. Certo, forse alcune considerazioni di questo libro in particolare possono apparire eccessivamente individualiste, ma solo a un occhio inesperto. Prendiamo l'esempio della pag. 117: “Il minimalista evita la prodigalità, la promiscuità e la profusione nei rapporti umani, perché li considera insopportabili e volgari. Non appena possibile, rifugge dalla società, coltiva la propria individualità e protegge gelosamente la propria solitudine. Gli bastano pochi amici ben selezionati e, quanto al resto, intrattiene solo i rapporti utili o inevitabili: colleghi di lavoro, commercianti, vicini... e quanto ai legami sociali? Che siano scarsi, poco vincolanti, infrequenti. “L'uomo come animale so

Mostra “Gorizia capitale della sericoltura” presso i Musei Provinciali di Gorizia

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Ed eccomi di ritorno dopo qualche mese di: acciacchi del bambino, acciacchi personali (soprattutto grazie al mio dentista picconatore....), progetti di merletto a tombolo, traduzioni dall'inglese e dal serbo, lettura compulsiva, e... qui mi fermo, altrimenti vi riempio di informazioni che, francamente, sono inutili!!! Sì, perché c'è qualcosa di molto, molto più interessante da raccontare. Questa mattina sono andata a vedere la preziosa mostra “Gorizia capitale della sericoltura” realizzata grazie all'enorme patrimonio culturale dell'Ersa -cui sono grata da anni per gli eventi che organizza e per il ricchissimo catalogo che stamattina mi è stato consegnato gratuitamente!-. Io la chiamo Santa Ersa, perché è un ente importantissimo ed estremamente generoso con noi appassionati di cultura. Nella sede dei Musei Provinciali di Gorizia, dunque, ho potuto ammirare l'esposizione delle immagini, delle stampe, degli acquarelli e dei testi che illustra