Qualcosa si muove... d'altronde siamo in continuo mutamento

E' da qualche mese che non scrivo con frequenza sul blog. Non è mia intenzione abbandonarlo, perché ci sono molto legata. Adoro i blog in generale e il mio particolare, tuttavia sono occorsi eventi che mi hanno indotta ad allontanarmi da molte abitudini e ambienti per chiudermi in me stessa e meditare. Questi eventi sono stati contraddistinti da una parola che li spiega alla perfezione: orrore. Non posso scriverne qui, ma di certo sono esperienze che riescono a scardinarti l'anima. Sono momenti della vita in cui tutto cambia, le tue certezze vanno gambe all'aria, insieme al modo di vedere la vita, le persone. E' come venire distrutti e cercare faticosamente di rimettere insieme i pezzi.

Sono a buon punto, anche se ci vorrà dell'altro tempo per comprendere alcune cose. Seppure ci siano amiche che insistono nel raccomandarsi: “non puoi trovare le risposte per tutto”. Forse dovrò bere anche questo calice amaro e accettare la frustrazione che comporta.

Certamente il mese di ottobre è stato uno dei peggiori della mia vita, anche se allo stesso tempo altre esperienze lo hanno riempito di gioia e luce: l'uscita del mio romanzo, persone care che mi sono state accanto con dolcezza e amore e naturalmente mio figlio. Per lui mi sforzo di non mostrare “lo squarcio interiore”. Per lui non voglio essere la madre perfetta, lesiva tanto quanto quella assente o violenta, ma faccio del mio meglio per fornirgli l'amore e le cure che gli sono dovute senza rovesciargli addosso quel vaso di Pandora che si trova in ogni angolo di questo mondo. E lui mi ripaga con i suoi sorrisi, la sua voglia di esplorare, la sua crescita... la sua crescita e la metafora che riesco a ricavare: siamo in continuo mutamento. La vita continua a essere un saliscendi di felicità e dolore, di momenti quieti e sereni e di altri pieni di turbamento. Siamo come individui su una scialuppa in mezzo al mare, soli e in balia di onde altissime, tempeste, ma anche di dolci oscillazioni.

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