Writers of Europe: Irlanda (estratti dall'omonimo programma di La Effe)
Robert McLiam Wilson:
“Tutti noi abbiamo un rapporto ambivalente con l'Irlanda. Quando
qualcuno afferma di sentirsi a proprio agio in un certo posto e sente
nostalgia, secondo me pensa di provare determinate cose per un luogo,
attribuendo a quel posto una certa passività. Per me è qualcosa di
inquietante. Ha a che fare con quello che quel posto dice di te. Non
è che quel luogo ti piace, è che ha creato ciò che sei. Io ne
porto l'odore, è come se fossi circondato da una nuvola, nel bene e
nel male”.
L'identità irlandese è
sfuggente. In queste terre sono passati inglesi, scozzesi, francesi.
Com'è fatto un vero irlandese? Non si sa. Ma un dublinese non è
considerato un vero irlandese, perché da secoli c'è una riscoperta
della lingua irlandese antica, delle sue tradizioni e tutto questo si
trova nei villaggi, nei paesi.
Roddy Doyle: “E' qui
che risiede il potere della letteratura: offre la possibilità di
dire cose che ci mettono a disagio, mantenendo una certa lucidità
nella scrittura, riuscendo a divertire il lettore, ma allo stesso
tempo a non dargli risposte troppo rassicuranti”.
Robert McLiam Wilson: “La
violenza è insita nella nostra identità. La nostra è una
tradizione necrotica. Gli irlandesi adorano la morte. In Irlanda, il
modo migliore per essere ricordato è dopo la morte. E non puoi
essere un eroe se non sei defunto. Anzi, a volte è sufficiente
morire... ma soprattutto, direi che essere irlandese ha a che fare
con la violenza personale. Negli Stati Uniti gli americani-irlandesi
sono chiamati 'rissosi irlandesi'. Sono famosi per essere violenti.
Sono criminali, poliziotti, razzisti, corrotti, aggressivi.
L'aggressività è un tratto tipico. Qui bisogna stare attenti a come
guardi la gente. Guai a guardare qualcuno troppo a lungo. Spesso,
nella mia vita ho sentito la frase: cos'hai da guardare? Sì, forse
mi è capitato, e allora? Stavi guardando me, la mia ragazza, mia
madre o il cane... le risse qui possono scoppiare anche mentre sei
alla cassa di un supermercato. Non è normale”.
Edna O'Brien: “Due sono
gli archetipi presenti dentro a un irlandese: il potere del ricco
possidente terriero e quello della Chiesa. Per tutta la vita
l'irlandese si sente condizionato da questi due fattori”.
ALCUNI LIBRI DEGLI AUTORI CITATI:
“Eureka street”, McLiam Wilson
Robert, 2015, Fazi
“I commitments”, Doyle Roddy, 2014,
Guanda
“Irlandese al 57%”, Doyle Roddy,
2010, Guanda
“Ragazze di campagna”, O'Brien
Edna, 2014, Elliot
“Ragazze nella felicità coniugale”,
O'Brien Edna, 2014, Elliot
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