Delusioni politiche

In questi giorni sto trafficando parecchio.
Ho un mucchio di progetti artistici da portare avanti, amiche -trascurate in passato a causa del lavoro- da rivedere, un nuovo stile di vita da organizzare e tanti nuovi piatti da inventare e proporre a mio marito. Adoro coccolarlo, anche in cucina.
Ma, quando si chiude con un lavoro da dipendente, c'è un iter burocratico da portare avanti. Ed è esattamente quanto ho fatto questa mattina.
Per mia fortuna ho “perso” solo due ore, tra un ufficio di lavoro e l'altro, però la sensazione che aleggia nell'aria, confermata anche dai miei cari amici, è che ci sono troppi disoccupati. Il loro numero aumenta di giorno in giorno.
Questo enorme problema non mi tocca in prima persona, perché io so già cosa fare nel prossimo futuro. Però non sono una suora di clausura, o un'eremita. Vivo in mezzo alla società e non posso che provare ansia e paura per il mio prossimo.
E anche indignazione, dopo aver ascoltato l'intervista rilasciata dal nostro Primo Ministro, Mario Monti, alla trasmissione televisiva “Matrix”, su canale 5. Il Presidente ha dichiarato che gli italiani devono dimenticarsi il posto fisso, che sostanzialmente non fa più parte della nostra economia, e ha aggiunto, con tono ilare:
“Che poi, francamente, il posto fisso... che noia! È meglio variare, cambiare, naturalmente accertandosi che sia i dipendenti, che gli imprenditori, seguano le regole”.
Sono rimasta di sasso.
Ma come si permette, un Primo Ministro, di esprimere una simile opinione? E' un italiano, oppure un alieno?
Tutti noi siamo cresciuti con “il sogno di un posto fisso”, anche chi, come me, è molto elastico e un po' irrequieto. Certo io ho sempre inseguito i miei desideri artistici, che erano e sono la priorità. Ma se le cose si mettono male sul piano del “sogno”, se mi accorgo che questi non riescono a diventare una realtà permanente, permetterete che anche io pretenda un posto fisso.
Anche il Prof. Monti è cresciuto in Italia. Ma forse, lui si è formato nella stretta cerchia degli “eletti”. Oppure si è dimenticato cosa desiderano gli italiani. Ovvero quelli che pagano per fargli ricoprire quella carica politica.
Un'altra questione grave è che lui non veda (o non voglia vedere) la realtà. Ho conosciuto bravi e onesti imprenditori. Ma ne ho conosciuti anche tanti, anzi, troppi che non rispettano affatto le regole, che sfruttano il proprio dipendente fino a esaurirlo psicologicamente e fisicamente. Tanto, come apre il cassetto della scrivania, può scegliere tra centinaia di curriculum.
Vivo il mio sogno, ora. Ma con un occhio continuo a osservare la vita sociale, economica e politica del nostro Paese e sono davvero preoccupata.
Dopo Berlusconi, tutti abbiamo creduto in Monti. La sua competenza in economia e la sua lunga carriera ci avevano fatto ben sperare.
Ora, invece, ci stiamo riabituando a vedere, dopo il flash iniziale, e quello che ci si presenta davanti non è altro che una nuova cocente delusione.

Commenti

  1. Idem , straquoto.
    Certo è che questo stato sta cercando di affamarmi e la cosa mi fa "innervosire parecchio"...ma anche io ho un sogno e certo non mi lascio fiaccare da un vecchio "tecnico"!

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