A caccia di locations e informazioni per il mio secondo romanzo
Sono mesi che vado
raccogliendo, come una formichina operaia, quante più informazioni
possibili per il mio secondo romanzo. Ormai sono arrivata a pagina
200! Tra poco l'ho finito e, anche se fino a ora mi è andata di
lusso (l'ho scritto completamente in flusso di coscienza, con un solo
intoppo, nell'arco di cinque mesi!), so bene che durante i prossimi
rimaneggiamenti ne avrò di camicie da sudare.
Pertanto, raccogliere
materiale storico, antropologico ed etnografico da inserire, mi
rasserena molto. E' una condizione psicologica.
Ieri mattina ho preso la
macchina e mi sono diretta a Cormons (GO), la cittadina dove
ambienterò il romanzo. Mi sono concentrata sul centro perché, per
le case dei protagonisti, dovrò usare le quattro ruote. Ho scattato
parecchie foto di quelli che saranno i luoghi di ritrovo dei
personaggi e confesso che mi sono persa a osservare certi palazzi
splendidi.
E altri altrettanto spettacolari e in vendita (!).
Il loro interno è ancora più bello dell'esterno, ragioni per cui era impossibile non sognare di potersi trasferire a vivere lì e godere di tanta bellezza.
Ma i miei sogni a occhi aperti hanno avuto un brusco contraccolpo. Sono andata a sbattere contro la realtà. In questo caso si è trattato di un burocrate che, benché ricopra un ruolo nella sezione culturale della cittadina, ha asserito di non avere, purtroppo, il materiale che vado cercando, perché, per esempio, a Cormons non si ricordano e non sono state trascritte storie di streghe...
Ho subito pensato a quel bravissimo professore di storia, che risiede a Trieste, massimo esperto di Inquisizione in Italia: se mai leggerà queste righe gli sanguineranno gli occhi. Infatti, a Cormons, in pubblica piazza nel 1647 il capitano arciducale diede ordine di bruciare due streghe. Tanto per cominciare. Ma il mio caro burocrate queste cose non le sa. E non dico sia uno scandalo, per carità. Ma se il Signore gli ha dato due mani e un paio di occhi, nulla gli vietava di fare una piccola ricerca sui programmi del suo ufficio e tirarmi fuori quello che mi serviva. Me ne sono andata ringraziandolo per il suo prezioso tempo e rassicurandolo circa il fatto che sono un'esperta nel trovare informazioni straordinarie.
E infatti, solo poche ore dopo, nella Biblioteca Isontina di Gorizia, ho scovato un articolo del professore suddetto, che mi ha fornito nuove e inaspettate rivelazioni.
Tornando a Cormons, ho terminato la mattinata di ricerche presso il Caffè Giardinetto.
Ci andavamo spesso, anni fa, perché uno degli chef (il locale ha anche un ristorante adiacente e omonimo), noto volto televisivo della Rai, prepara delle torte uniche. E infatti io ho ordinato un cappuccino e una fetta di Torta alle Mele e ai Semi di Papavero:
E il burocrate inetto è
scomparso dai miei pensieri come per magia!
P:S Per fortuna non tutti
i possibili informatori sono degli incapaci. Ho trovato ricche
informazioni da persone insospettabili. È stata una mattinata ricca,
che proseguirà la prossima settimana con altri contatti. Credo che
il prossimo romanzo avrà una lista di ringraziamenti lunga, molto
lunga.
Fantastico!Che bei posti, viene voglia di abitarci anche a me :-) E ora, bè, aspetterò con ansia di leggere il secondo romanzo, visto che il primo è stato così stupendo!
RispondiEliminaLara, adoreresti Cormons. E' un gioiellino, a misura di uomo, rigogliosa sia sul piano naturalistico che storico. La mia intuizione, nel voler ambientare il nuovo romanzo qui, è stata una manna!
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