Fiumi di libri

Romanzi regalati, saggi acquistati, manuali di pediatria, maternità e infanzia comprati tanti anni fa e altri prestati dalla cugina Sara.

  

Ne avrò da leggere nei prossimi mesi!

In realtà, bimbo o no, i libri non mancherebbero mai nella mia casa. Me ne sono innamorata a sette anni e da allora non ho mai smesso di divorarne. Ora, con la maternità, si aggiungono alla mia personale biblioteca tomi che non avrei mai pensato che esistessero. E' la scoperta di un mondo completamente nuovo e mi piace integrare le mie conoscenze con questi volumi.

Certo questo non significa soffocare il proprio istinto materno, o prepararmi a future paranoie riguardo alla gestione del mio bambino. Come dice la mia amica Marta: “Io leggevo questi libri la sera, prima di addormentarmi, per rilassarmi. Avevano proprio un effetto calmante su di me”.

Io li leggo perché mi piace conoscere quanto più possibile del nuovo mondo nel quale sono entrata qualche mese fa. Perché è importante ascoltare diversi consigli e poi arrivare a capire qual'è quello giusto per te e per il tuo bambino. Almeno, io la vedo così.

E poi ci sono i romanzi e i saggi, che da sempre mi hanno affascinata. Da qualche anno, leggo una volta all'anno le opere della scrittrice australiana ottocentesca Elizabeth von Armin. La sua scrittura è raffinata, coinvolgente e non mancano i risvolti psicologici. Ma ha dato alle stampe “solo” una ventina di romanzi: per questo li centellino.

E poi ci sono i romanzi della Neri Pozza. Mai che ne abbia trovato uno, dico uno solo che non mi abbia presa completamente. Le scelte editoriali di questa casa editrice sono sublimi.


C'è anche un curioso saggio, in questa foto: “Donne & Denaro” della brava Massarenti. Ho finito di leggerlo da poco e ci sono consigli preziosi per noi donne. L'autrice, infatti, ci mette davanti al fatto che, rispetto agli uomini, tendiamo a essere più emotive e generose, e quindi ci dedichiamo con amore a regali, presenti, doni per qualsiasi occasione, per coccolare le persone che amiamo, che stanno poco bene, o che semplicemente non vediamo da qualche tempo. Oppure siamo meno resistenti ai richiami della pubblicità. In questo modo, però, sovente rimaniamo diversi passi indietro rispetto ai maschi, che sono davvero bravi a lavorare e a risparmiare, perché non hanno solo lo scopo di raggiungere degli obiettivi ben precisi: casa, oggetti da status symbol, risparmi (anche se di questi tempi...), loro sono molto avveduti anche nel mantenere il loro lavoro, farsi valere con eventuali titolari e non si fanno scrupoli a chiedere aumenti ogni tot. Io non posso che confermare la sua teoria, ahimè. Però un modo per “migliorare” questo stato di cose e la mentalità femminile legata al guadagno c'è: mettersi in prima linea con progetti imprenditoriali che non necessariamente devono essere legati a economia e finanza. Possono anche riguardare la creatività femminile. E questo dato ha aggiunto una scintilla in più a un certo progetto che covo da anni. Perciò grazie, cara Massarenti!

Commenti

  1. Sono del tuo stesso pensiero sulle scelte della Neri Pozza e ... continua a "coccolare" il tuo progetto, ti aiuta ad essere quello che sei.
    Un abbraccio.
    Ombretta

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