Il pane
Ieri ho sfornato il
secondo pane cucinato con il lievito madre e riuscito. Che
soddisfazione!
Ho provato e riprovato
varie ricette, finché non ho trovato quella giusta e ho ottenuto
tutto quello che desideravo: morbidezza, giusta lievitazione e
assenza del retrogusto tipico di qualsiasi lievito.
Cucinare il pane in casa
rappresenta per me un vero rituale. Fin da quando ero una bambina, ho
osservato mia madre e mia nonna compiere questa operazione la cui
origine è così antica -Antico Egitto, sostengono-.
Ho chiesto un po' in giro
e ho scoperto che le persone si dividono in due categorie: ad alcuni
non fa alcuna differenza comprare il pane o prepararlo in casa, anzi,
spesso preferiscono la prima scelta, perché il pane delle panetterie
dura di più, è pratico e non fa perdere tempo. Gli altri, invece,
non possono fare a meno di cucinarlo con le proprie mani (o con
l'ausilio delle macchine impastatrici uscite in questi anni), perché
lo vedono come un gesto di amore nei riguardi della propria famiglia
e, comunque, percepiscono come un'aura magica intorno a se stessi,
mentre mescolano gli ingredienti, fanno attenzione alle lievitazioni
e infornano le varie forme di pane.
Ovviamente appartengo
alla seconda categoria e credo che questo sia accaduto proprio grazie
alle mie matriarche. Sono certa che esistano donne e uomini che
adorino occuparsene, nonostante l'infanzia trascorsa in una famiglia
moderna e super-impegnata, che comprava qualsiasi alimento. Eppure,
nella maggior parte dei casi c'è stata una sorta di imprinting. Una
mamma, una zia, una nonna o una cuoca si occupavano personalmente di
questo sacro atto del focolare e hanno lasciato in eredità il
desiderio di preservarlo, continuarlo, migliorarlo e trasmetterlo
alle future generazioni.
Il lievito madre è
entrato nella mia casa da pochi mesi e solo da poche settimane sono
riuscita a trovare le dosi perfette per impastare il pane. Ma è solo
l'inizio: le variabili sono infinite e io sono troppo curiosa!
che figata! grande! il mio imprinting penso sia legato alla preparazione della minestra! niente cose che vengono dalle buste surgelate!
RispondiEliminaE quindi ne cucini in abbondanza? Te lo auguro! Anzi, io devo riprendere assolutamente. Ormai è stagione!!
RispondiEliminasono sincero, non molto, però sono minestrofilo, anzi in futuro penso che la cucinerò più spesso, cosi fatta una volta hai due pasti assicurati e basta scaldare :D
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