Recensione: “Habibi”, graphic-novel di Craig Thompson, Rizzoli Lizard
La lettura di questo romanzo grafico mi
è stata consigliata da un mio collega scrittore. Me la sarei fatta
scivolare subito addosso, se non fosse stato per il titolo “Habibi”
(mio amore) e per lo splendore della scrittura araba, che si trova
ovunque nel testo, dalle tavole, fino alla copertina e, infine, per
la storia stessa.
Quando l'ho avuto tra le mani, poi, dal
pesante tomo (davvero pesante) si è sprigionata una scintilla di
luce pura e ho capito che dovevo proprio immergermi nella sua
lettura. Quando ho iniziato, poi, non ho smesso. In effetti le ho
pure sentite come un cane da mio marito "perché non si possono
trascorrere due ore e mezza a divorare un mattone del genere",
ma a dispetto del cenone di Capodanno, ieri ho letteralmente divorato
“Habibi”.
E' una storia d'Amore, in senso lato,
unica. Protagonisti la giovane Dodola e l'orfano Zam. Lei viene
dapprima data in sposa, ancora bambina, a uno scriba che, dopo
averla fatta sua, le insegna a leggere e a scrivere con le stupende
lettere arabe. Purtroppo, dopo quella breve unione, Dodola viene
rapita e venduta più volte, fino a giungere all'harem del sultano di
Wanatolia e diventare la sua favorita. Nel mezzo, l'incontro climax
con il piccolo Zam, figlio di una schiava nera, che lo ripudia. Pur
di non fargli vivere la schiavitù è disposta a vederlo morire,
schiacciato da uno qualunque dei venditori di carne umana di cui è
vittima. Invece Dodola trova il neonato, dichiara che è suo fratello
e riesce miracolosamente a scappare.
Si rifugia con lui in una barca
affondata nel deserto e per nove anni lo cresce, riuscendo a
procacciarsi il cibo dai carovanieri di passaggio, in cambio di
orribili favori sessuali. E' una storia forte e terribile, amara come
fiele, però dentro c'è tanto Amore, Speranza e Umanità. Lo
consiglio a tutti, soprattutto a chi cerca un senso, in questa vita.
Perché Dodola e Zam mostrano come qualunque esperienza, anche la più
disgustosa e crudele, inconcepibile (nel momento in cui avviene) e
distruttiva, ci serva per una specifica ragione e come l'Amore sia la
cura e il fine di Tutto.
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