Recensione: “Latte nero”, Elif Shafak, Rizzoli
Elif Shafak è considerata, dall'autore
turco Orhan Pamuk, Premio Nobel per la Letteratura, la miglior
scrittrice turca vivente. Quando lavoravo in libreria pensavo:
"Lecchinaggio, puah!"
Mi sono dovuta ricredere (e prendere da
sberle da sola) dopo aver letto sia "La bastarda di Istanbul",
sia (soprattutto!) "Le quaranta porte". Quest'ultimo mi ha
cambiato la vita. Non è (decisamente) poco.
La Shafak non è solamente una
Scrittrice tecnicamente sublime. Lei ha un'Anima immensa. In lei
confluiscono le insicurezze di una bambina cresciuta senza padre, con
una madre indipendente, ma in un Paese estremamente legato alle
antiche tradizioni e la professoressa e scrittrice pluri-premiata. Ma
anche l'adolescente ribelle e l'adulta studiosa appassionata di
sufismo.
Paroloni.
Inutili.
Se prenderete questo libro in mano, vi
renderete conto di quanto Elif ci somigli. La sua caleidoscopica e
ricchissima personalità è bilanciata dalle sue insicurezze, un mix
che la rende semplice. Vicina ai cuori di qualunque donna.
Ho deciso di leggere questo libro ora,
perché come scrittrice mi pongo molti dubbi sulla maternità, sul
binomio letteratura/figli. Ed Elif mi ha fornito un ventaglio di
esempi di autrici famose che hanno deciso di non avere figli e di
altre che hanno fatto questo salto nel buio. Ha parlato molto anche
di se stessa. Delle sue varie Pollicine (voci interiori discordanti),
ognuna delle quali voleva prevalere in lei, portandola sempre più
lontano dall'idea di una famiglia tradizionale. Ma, alla fine, ha
deciso con il Cuore.
E' un saggio per tutti, non solo per
donne, artiste e aspiranti mamme, ma per chiunque, perché al suo
interno sono contenute chicche di saggezza profonda, che trascendere
il genere sessuale e qualunque altro confine. Un saggio che si legge
a grandi sorsate, come un romanzo.
E nella migliore contraddizione
femminile, vi dico che è un libro soprattutto per noi donne, con i
nostri eterni conflitti interiori. Se Elif ha sei Pollicine a
crocifiggerla e deliziarla quotidianamente, io ne ho almeno 10.
E voi?
Commenti
Posta un commento