Il mercatino di Piazzola sul Brenta

Ieri ho trascorso davvero una giornata favolosa.
Col favore dei primissimi giorni di primavera, mio marito e io abbiamo deciso di visitare finalmente un famoso mercatino dell'usato e dell'antiquariato che si tiene ogni quarta domenica del mese nel paesino veneto di Piazzola sul Brenta.
Davanti alla sfarzosa Villa Contarini, la cui costruzione risale alla metà del '500 e rappresenta una delle ville venete più grandi mai costruite, viene allestito un enorme mercato all'aperto con ben 700-1000 espositori.
Abbiamo saputo della sua esistenza grazie a un nostro amico, ma mai, mai ci saremmo aspettati la vastità di quello spettacolo.
Io sono letteralmente impazzita. Era come trovarsi nella pasticceria più grande di una città dopo essere state a dieta per un anno. Come mangiare un piatto di maccheroni col ragù dopo due anni in America.
I prezzi sono ottimi, se ci si mantiene sulla ricerca di piccoli oggetti e libri. Diventano esosi se si inizia a sperare di portare a casa un dipinto a olio fiammingo o un secretaire di noce del 1700. Ma questo lo trovo piuttosto naturale.
Io sono stata felicissima della mia modesta spesa di 13 euro (!!!) con la quale mi sono portata a casa i seguenti libri e riviste:



Appartengono alla casa editrice Rizzoli, che fece stampare questo formato ridotto tra gli anni 1950-1960. Un formato piccolo, che io adoro, nonostante la copertina davvero spartana, da quando mi imbattei nella trilogia di romanzi storici dello scrittore ungherese Ferenc Herczeg:
- "I pagani";
- "Luna calante";
- "La porta della vita".
Ormai impossibile da trovare altrimenti. Da allora mi sono ripromessa di comprare quanti più classici potevo in questa collana!

Inoltre ho portato via un numero della rivista "La scena illustrata" del 1929, colpita al cuore dalla sua straordinaria copertina:



Sicuramente farò un quadro da tenere in casa, con questa immagine, poiché è così evocativa!

Infine, mi sono regalata una copia della rivista "La moda illustrata" del 1912:


Conoscevo l'esistenza di questa rivista da quando, mesi fa, trovai al mercatino di Gradisca d'Isonzo, un enorme libro contenente un anno con tutti i numeri usciti di tale rivista, rilegati. Essendo edita da Sonzogno, la rivista ebbe un successo e una diffusione enormi tra fine 1800 e inizi 1900 e sfogliandola si capisce bene perché. Non da soltanto dritte e consigli sulla moda. Non regala soltanto 'figurini' e cartamodelli per cucire splendidi abiti da sole, ma elargisce anche consigli per la famiglia, contiene racconti, biografie di persone note dell'epoca, insomma, una fucina di informazioni sul costume e la società di quegli anni che, sebbene cronologicamente siano tanto vicini a noi, da un punto di vita pratico ti fanno gridare alla sorpresa.
Mi sono seduta stamattina sul divano a sfogliare la rivista con calma, gustandomi ogni singola pagina e mi chiedo come sia possibile che in soli 100 anni sia cambiato praticamente TUTTO! C'è un vero abisso tra una donna di quell'epoca e me, nel 2012. Sotto tutti i punti di vista. Eccetto quello della passione per la sartoria, sicuramente.

Devo trovare il modo per raccogliere TUTTI i numeri di "La moda illustrata". Non posso limitarmi a un numero, ogni morte di Papa, eh no. Anche perché a Gradisca , in un numero invernale della rivista,
vidi, per esempio, un cappotto femminile, con un taglio romantico, che era la fine del mondo. E so che non avrei alcun problema a indossarlo oggigiorno. Anzi! Fosse per me, girerei spesso vestita con gli abiti che si trovano in queste riviste!

Sulle bancarelle, però, ho avuto anche dei tuffi al cuore. Ho trovato infatti degli articoli di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza e ci ho messo un po' di tempo, per ricompormi.
Prima di tutto ho scoperto che Gallo Editore pubblicò, qualche decennio fa, una collana curata dall'erudito Elemire Zolla, faro delle mie ricerche in molti campi. Non lo sapevo assolutamente, e sui banchi dove ho trovato alcuni di questi libri, non c'erano quelli che sarebbero interessati a me. Perciò nei prossimi giorni indagherò tra i miei 'informatori' circa la possibilità di trovarli nelle librerie antiquarie e di usato.

In seguito, mi sono imbattuta quindi in questo manuale:


E lì stavo proprio per avere un mancamento. IO NON SAPEVO ASSOLUTAMENTE CHE ESISTESSE!!! Lo volevo, lo volevo a ogni costo, ma il prezzo che richiedevano era eccessivo per una rivista piccola e di ben poche pagine. L'intuito mi diceva che l'avrei trovata alla metà, o poco più, altrove. E la stessa sera, controllando su internet, ne ho avuto la conferma! Fiuuuu, sospiro di sollievo... Tra l'altro si tratta di un doppio manuale: "Serie I" che comprende i ricami (fotografati e catalogati con attenzione) del nord della Jugoslavia e "Serie II" che comprende quelli della Bosnia e del Montenegro. E io, presto, li avrò!

Dulcis in fundo, mi chiedevano una cifra davvero spropositata per una copia del 1920 di questo notissimo manuale:


Era in ottime condizioni, d'accordo, ma se lo volessi, lo ritroverei in una qualsiasi libreria -ordinandolo, naturalmente, figuriamoci se lo tengono in casa, sgrunt!- a circa 30 euro. Io lo prenderò in una libreria antiquaria che conosco, nella stessa edizione che avevo tra le mani ieri, e, ancora una volta, a metà del prezzo! Non è una questione di avarizia. Ma di non farsi fregare, eh!
Questo libro è la Sacra Scrittura per ogni persona che si interessi di lavori fatti a mano: ricamo, merletto, lana, ecc.

Abbiamo finito il giro delle bancarelle la sera... potete immaginare in che condizioni eravamo. Anzi no: se io all'una, ora in cui ci siamo seduti per pranzare, ero ridotta così (notate gli occhi microscopici):


Immaginate all'ora di cena... erano secoli che non mi riducevo in quel modo  >-<

Però, che soddisfazione girare per questi mercatini, comprare cose che adori e scoprirne altre... Le emozioni sono tante, forse troppe da gestire. E la fatica tanta! Direi che uno al mese sia più che sufficiente.

Adesso ho ben 30 giorni per gustarmi i miei amati libri e le riviste, per comprare quelli di cui mi sono presa nota e ad aprile e/o maggio si torna!
E la prossima volta, a braccetto con mia sorella Tania, FINALMENTE!!!

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