"La dama e l'aquila", il mio primo romanzo


Sono orgogliosissima di presentarvi il mio primo romanzo. Ancora qualche giorno e lo avrò tra le mie mani, ma già ora pregusto la sensazione unica e meravigliosa della "mia" storia che finalmente viene pubblicata e divulgata.
Se penso a tutti gli anni passati a fare ricerche, ai personaggi che cambiavano spesso percorso, ai miei blocchi interiori (che mi capitano anche oggi, ogni volta che uno dei miei protagonisti sta per avvicinarsi a un momento critico), mi sembra quasi incredibile essere riuscita a mettere la parola fine a questa narrazione.
Tolkien aveva ragione quando scriveva che non si smette mai di aggiustare e revisionare il proprio romanzo. Lui, per il colossale Signore degli Anelli, impiegò circa 15 anni e sarebbe andato anche avanti, se ne avesse avuto la possibilità.
E' tutto vero. Ma io ho deciso di farlo uscire, una volta per tutte e adesso sogno il momento in cui i miei primi lettori mi diranno, in tutta sincerità, cosa ne pensano. La loro parola sarà tutto per me. Perché saranno lo specchio della mia creazione.
Fremo nell'attesa.
Ma non voglio nemmeno lasciar correre via questa grande emozione. Voglio trattenerla ancora per un po', fino a quando avrò la copia numero 1 tra le mie mani. Ecco, solo dopo volterò pagina.

Ringrazio con tutto il cuore mio marito, Tony D., per avermi supportata in tutti questi anni e per aver trasportato nella realtà la copertina del libro che avevo solo nella mente! Ringrazio anche l'editore Piero Mantero e la sua collaboratrice Daniela Donato per il loro straordinario lavoro e soprattutto per aver creduto in me. Cosa rara, di questi tempi.

Gli altri ringraziamenti sono presenti alla fine del mio romanzo. Non potevo metterci tutti, ma i miei amici, fratelli e sorelle sanno quanto sono PEZZI DI ME e quanto siano importanti.

Un grazie immenso a tutti quanti!

"La dama e l'aquila"
di Nataša Cvijanovic'
Segno Editore,
Distribuzione Mescat di Milano 
eur 22,00,
492 pagine
ISBN: 978-88-6138-462-0
La trama:
Trieste, 1910. Una dama dalle capacità misteriose, due giovani mandati dalla “Società” a indagare sulla sua vita. In un serrato susseguirsi di flashback, Althea ricompone davanti a Manuel e Roffredo i tasselli della sua esistenza: l’infanzia a Seattle in compagnia dei nativi indiani, la famiglia a
Boston con l’amato Anthony e il piccolo Leaf, la nuova vita a Trieste dove il profilo del bianco castello di Miramar incombe carico di oscuri presagi.
Nel cuore della Mitteleuropa, da Trieste a Praga, con ritmo incalzante e colpi di scena, in un preciso
e documentato contesto storico e culturale, si svelano i segreti di una donna iniziata ai poteri di una sapienza antichissima.

Commenti

  1. sei una potenza! non vedo l'ora di averlo tra le mani. ancora tanti complimenti a te e al maritino per la copertina!

    RispondiElimina
  2. e io fremo dalla voglia di leggerlo. complimenti Aderfi', complimenti vivissimi. e anche a Tony per lo splendido lavoro fatto. siete un uragano assieme :)

    RispondiElimina
  3. Spero sfondi!
    Augoroni da un vecchio ramingo!

    RispondiElimina
  4. Ciao Natasa,
    lo so che mi sono persa ma la situazione qui è indescivibile...
    Sono tanto contenta per te! La copertina è sensazionale e la trama molto interessante! Se riusciro ad andare in Italia questa estate me la compro, altrimenti diro alla mia amica milanese di mandarmelo.
    Complimenti e buona fortuna!
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  5. Ragazzi, grazie infinite. Il vostro entusiasmo è pura benzina per me. Vi amo!!!

    RispondiElimina
  6. Non vedo l'ora...finalmente leggere la tua storia, farmi coinvolgere dai personaggi e sapere che li hai creati tu, sì, è fantastico!!!

    RispondiElimina
  7. sono ansiosa di riceverlo!!!! bellissima la copertina mi ha colpita subito *_* sono sicura che lo leggerò tutto d'un fiato! <3 <3

    RispondiElimina
  8. Sabry, ne sono proprio felice! E ansiosa di avere il tuo commento :-D

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Recensione: “Sangue impuro” di Borislav Stankovic'

Recensione: “Scandalose” di Cristina de Stefano